lunedì 14 luglio 2008

La grande festa e gli estintori



Grande festa biancoceleste sabato 12 luglio al Lazio Style 1900 dell’outlet Fashion District di Valmontone: la presentazione delle nuove maglie della Lazio ha chiamato a raccolta circa 2mila tifosi che hanno accolto Zárate, Carrizo, Siviglia, Dabo e Delio Rossi al canto di cori e inni. Il tutto animato in diretta dalla stazione mobile di Radio 6 con lo staff di conduttori al completo (da Max Arrichiello e Gianni Elsner a Marco Anselmi, Alessio Buzzanca e Mauro Cedrone), mentre con grande puntualità Furio Focolari introduceva i nuovi e i vecchi eroi con le nuove maglie. I primi complimenti vanno ai tifosi che sono accorsi a festeggiare i propri beniamini sotto un sole cocente: purtroppo la mancanza di un palchetto ha impedito a chi stava dietro di poter seguire comodamente l’evento. Unico neo. Del resto qualche problema logistico era naturale prevederlo nella piazzetta antistante il primo Lazio store: non ci si aspettava una risposta così generosa da parte del pubblico. Rossi ha esordito ringraziando i tifosi: “Stare sotto questo sole ad aspettare noi significa avere un grande amore per la squadra”. Ha poi puntato, come sempre, alla concretezza: “Non sono un tipo da proclami, ecco perché quest’anno dovremo parlare poco e fare molti fatti. L’obiettivo viene di conseguenza dall’atteggiamento che la squadra dimostra in campo. L’anno scorso avevamo diversi traguardi e non li abbiamo centrati. L’anno prima ci dovevamo salvare e siamo arrivati in Champions. La nostra squadra deve posizionarsi a ridosso delle grandi, ma più che dichiararli gli obiettivi vanno centrati”. Abbiamo chiesto a Rossi se effettivamente proverà nuovi schemi tattici in campo, come si vocifera da alcune settimane: “C’è anche la possibilità di cambiare qualcosa nel modo di giocare per andare incontro alle caratteristiche dei giocatori, ma non è detto che si farà anche perché dobbiamo provare. E un altro problema e che in questo periodo un po’ particolare qualcuno non ci sarà. Perdere i giocatori per le Olimpiadi mi rende orgoglioso, ma qualche problema ce lo crea”. A proposito di traguardi, ci pensa però Siviglia a puntualizzare, non prima di aver ringraziato i numerosi tifosi: “Voi siete il cuore pulsante di questa società. Speriamo di fare un buon campionato perché il nostro obiettivo è tornare in Europa”. Belle le nuove maglie: oltre alla classica celeste, con bordini scuri sulle maniche e tessuto a retina, singolari quella nera con colletto – che sarà anche la maglietta per il tempo libero – e sgargiante quella gialla. Carrizo – che ad ogni mossa sollevava un coro di tifosi - potrà contare come prima maglia su un verde sgargiante. Dalle 15.00, poi, l’assalto al negozio della Lazio: una lunga fila di appassionati ha atteso il proprio turno per assicurarsi i nuovi prodotti Puma targati S.S. Lazio. Mentre a Valmontone si festeggiava, c’era chi comunque cercava di spegnere ad ogni costo il fuoco dell’entusiasmo: alcune agenzie – poi immancabilmente riprese dai maggiori quotidiani (alcuni dei quali sembra che non aspettino altro che creare ingiustificati allarmi nel mondo Lazio) - hanno subito incluso il nome di Carrizo nella mega inchiesta sulla falsificazione dei passaporti comunitari in Argentina. Ma ci voleva proprio poco a ricordare che la Lazio ha atteso un anno per poter tesserare il portiere e proprio da extracomunitario?
Alessandro Staiti

1 commento:

Anonimo ha detto...

al massimo eravamo in 200, ma ke sei della roma (al circo massimo eravamo 2 miioni...)