martedì 25 settembre 2007

Tanto rumore per nulla...

Il fenomeno mediatico crea entusiasmo, aspettative a dir poco esagerate, e soprattutto un gran giro di soldi. Nessun moralismo, per carità. Fa parte del business. Per una riflessione onesta e per quanto possibile imparziale è opportuno però tenerne conto nella giusta misura.

Passiamo ai fatti: Roma-Juventus era stata annunciata come l'evento del secolo: un match storico che negli anni d'oro ante-moggiopoli aveva sempre visto la Signora favorita. La realtà di questo campionato è ben diversa: non si trattava dello scontro tra la Roma e la Juventus, ma tra una squadra che giustamente si candida allo scudetto (e al momento sembra l'unica in grado di raggiungere il traguardo per gioco, carattere e spessore tecnico) e una Juventus appena ricostruita dalle macerie della serie B. Il campo, come al solito, ha abbassato i toni generali. Hai voglia a gridare all'impresa della Juve! La verità è che la Roma pur dominando la partita, si è vista graziata da un gol di Totti in fuorigioco - ritenuto regolare - e soprattutto da un marchiano errore di Del Piero su rigore. Una breve riflessione su Cicinho: è costato ben 9 milioni di euro, dopo un'estenuante trattativa. In campo contro la Juve ha provocato un rigore e il controfallo che ha portato al pareggio. Forse il costo non giustifica la statura del calciatore, probabilmente bravissimo (sono 2 anni che non gioca, vediamolo all'opera). Ma allora l'ottimo Juan è stato davvero un regalo! Sul match di Champions poco da rimarcare: vittoria netta sulla Dinamo Kiev, anche se il gioco ha lasciato un po' a desiderare.

Altri fatti: Milan scintillante in Champions League, mediocre in campionato. Il pareggio contro il Parma fa quasi sorridere. Uno strano inizio. I Campioni d'Italia? Forse sono ubriachi di successo: si fa fatica a credere che uno squadrone come l'Inter abbia rimediato una sonora sconfitta in Coppa per mano del Fenerbahçe e un pareggio, riagguantato per miracolo, con il Livorno. Forse è il caso di rivedere qualcosa...

La Lazio sceglie il modo peggiore per interrompere la "pareggite": dopo essere passata in svantaggio - il che accade con preoccupante regolarità da un paio di mesi - dimostra gran carattere nel rimontare. Al 92' però prende un gol da oratorio su rilancio del portiere: Zampagna con un pallonetto beffa sia Stendardo che Muslera. Lo aveva promesso alcuni giorni prima della gara e lo ha mantenuto. Un gol beffardo che giunge nel momento migliore della Lazio, che come al solito ha creato molte più occasioni senza concretizzarle. Che non è affatto rassicurante. Lampi di ripresa per Makinwa, Mauri campione di imprecisione, Mutarelli bomber. Una Lazio irriconoscibile alla quale manca quella determinazione e quella autostima che l'hanno portata a conquistarsi un posto in Champions League. Ove, per inciso, ha strappato contro l'Olympiacos un buon pareggio, con un po' di amaro in bocca: per come si era messa la Lazio avrebbe potuto vincere. La prossima in casa contro il Real Madrid. Sarà spettacolo. Ma prima vengono Cagliari e Reggina, i biancocelesti sono obbligati a vincere. La situazione si complica.

Bene la Fiorentina, che a Catania - pur non sfoderando un gran gioco - si tiene stretta il gol del solito Mutu e riesce a difendere l'1-0 fino alla fine. Complimenti a Prandelli e ai suoi ragazzi. La prossima gara sarà una sfida speciale, contro la Roma orfana di Totti e Perrotta. I viola hanno una grande occasione, la gara si preannuncia scintillante.

Anche il Cagliari raccoglie la sconfitta in casa contro il Palermo. Pur avendo disputato una buona gara e creato diverse occasioni da gol, non la mette dentro. Neanche il buon Foggia - tanto rimpianto dai tifosi laziali che rivedrà nella prossima gara.

Sereni para 2 rigori al Siena (ma sul secondo Maccarone sfrutta la respinta e manda in rete) e il Torino continua a pareggiare. Con l'arrivo di Recoba sembrava che i piemontesi potessero spiccare il salto, ma per ora il profilo rimane medio. La gara contro il combattivo Parma sarà un'altra cartina al tornasole.

Il Napoli delle meraviglie si ferma a Empoli. Del resto Gigi Cagni è famoso per i catenacci, e quando chiude le sue squadre c'è poco da fare. Sarà un bel match contro il Livorno, rinfrancato dall'ultimo risultato.

Non si ferma invece l'Udinese grazie alle prodezze di Antonio Di Natale, bomber e salvatore della patria anche in Nazionale e sempre a forza di doppiette. E pensare che fino a quasi un mese fa era quasi fuori squadra! Rifila un secco 2-0 alla Reggina e continua a far bella figura.

Brutta invece quella del tanto atteso derby della Lanterna: tra Sampdoria e Genoa, nonostante l'esordio di Cassano, un insipido 0-0 che rispecchia anche la pochezza del gioco in partita.

Alessandro Staiti

1 commento:

ali lapointe ha detto...

In generale sono d'accordo con la tua analisi della giornata di campionato. Permettimi di fare qualche considerazione sull'unica partita che ho visto in diretta e per intero: la partitissima Roma-Juve. A parte la delusione (da tifoso, però) sul gollonzo che a tre minuti dalla fine ha fissato il risultato sul 2 a 2, bisogna dire che, oggettivamente, la partita è stata divertente, ricca di occasioni (di più quelle della Roma) e non ha certo deluso le attese: una squadra passa in vantaggio, viene rimontata e superata, ha un'occasionissima (su rigore) per riportarsi in vantaggio, la fallisce, subisce l'iniziativa dell'altra che ha più di una occasione per portarsi sul 3 a 1 e, infine, pareggia in maniera quasi rocambolesca. Il tutto giocato abbastanza bene. Non male, anche considerando come sono finite, in passato, altre partite, improvvidamente ribattezzate "partitissime". Non so essere più preciso, ma ricordo degli zero-a-zero strazianti, nonostante le urla del telecronista di turno, magari per un fallo laterale! Per quanto riguarda il prossimo Roma-Fiorentina, saranno importanti i primi minuti: se la Fiorentina è in palla bisognerà riporre i sogni di gloria e cercare di contrastarli con il massimo impegno tattico per strappare un pareggio, se invece sarà il gioco della Roma a essere più fluido e continuo, i Giallorossi possono portare via i tre punti. In alto i cuori e... al prossimo commento.