Detto, fatto. Il comportamento dell'arbitro Rizzoli ha già generato le sue conseguenze. Va bene, è stato un festival delle espulsioni: Cagliari, Parma, Napoli e Lazio ne hanno fatto le spese più vistose. Tutti casi diversi, beninteso. Ma quello che si presta a un immediato confronto con l'episodio di Totti della scorsa giornata è proprio quello di Dabo in Catania-Lazio. Dabo accenna appena una protesta dopo l'ammonizione (generosa) e viene immediatamente espulso nonostante i biancocelesti siano già in 10 per il precedente rosso a Zauri. Sia chiaro, nel mio primo intervento ho invocato il rispetto delle regole, ma anche la loro uniforme applicazione. Il gesto di Dabo è appena accennato, quello di Totti la scorsa domenica plateale e reiterato. Solo che l'arbitro Celi ha applicato alla lettera, e con grande sollecitudine, il regolamento. Come a dire: da oggi si cambia musica! Ma la musica, cari arbitri, doveva essere cambiata da quel dì... Ne han fatto le spese la Lazio e il buon Dabo, che certo non hanno la visibilità e l'autorità mediatica dei cugini giallorossi.
Tantrik
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