martedì 10 febbraio 2009

Lazio beffata da Gilardino al penultimo minuto

A Firenze Frey è in giornata super, mentre Pandev e Zárate si allenano al tiro al bersaglio sul portiere viola. Padrona del campo pur con un uomo in meno dal 18' per l'espulsione di De Silvestri, la Lazio subisce il gol beffa da Gilardino al penultimo minuto. Così la Fiorentina balza al quarto posto mentre la squadra di Rossi passa alla parte destra della classifica. Dopo un pari e tre sconfitte nelle ultime quattro giornate, la Lazio sembrava a un passo dal pareggio a reti inviolate. Nonostante il ko, i biancocelesti danno un segnale importante, ritrovando al "Franchi" il gioco di squadra e lo spirito necessari a tirarsi fuori da una mortificante situazione di classifica. L’infortunio di Rocchi fa ritrovare a Delio Rossi quell’attacco veloce e micidiale che con Foggia, Zárate e Pandev ha incantato nelle prime cinque giornate di campionato. Con un eccellente e concreto Matuzalem, finalmente ritrovato dopo la lunga assenza, il centrocampo a “doppio regista” funziona a meraviglia. Poi al 18’ l’espulsione di De Silvestri, per doppia ammonizione. Ingenuo il giovane talento biancoceleste, fiscale l’arbitro De Marco, che si conferma – esattamente come nella partita di andata – incapace di adottare lo stesso peso e la stessa misura per le due squadre in campo. Se al direttore di gara di Chiavari bastano un mani e una maglietta tirata centrocampo per espellere De Silvestri (a norma di regolamento giustamente sanzionabili), devono ripetersi invece ben tre entrate assassine su Pandev, Zárate e Ledesma per assegnare il primo giallo a Dainelli. Rossi crede nelle proprie forze e non muta la formazione. Ha coraggio e ragione da vendere: pur in dieci, con un fantastico Brocchi chiamato a coprire una doppia porzione di campo, la Lazio mantiene il tridente e schiaccia letteralmente la Fiorentina, tenuta in piedi da un grandissimo Frey e da un paio di pali. Montolivo vertice alto del centrocampo e Donadel interno sinistro non fanno filtro a sufficienza e facilitano le rapide ripartenze di Foggia, Zárate e Pandev. Al 3’ è proprio il macedone a trovarsi a tu per tu con il francese, ma gli spara addosso e Frey devia in angolo. Al 15’ e al 40’ Zárate, dopo essersi liberato degli avversari con i suoi dribbling imprendibili, chiama il portiere viola al doppio miracolo. Prima respinge di piede il diagonale dell'argentino e poi si esalta nell'uno contro uno, deviando in angolo il tiro a botta sicura di Zárate. Nel mezzo una grande Lazio, molto sfortunata, che colpisce anche un palo con Foggia, autore di una punizione magistrale battuta sulla linea destra del fondo campo, quasi un corner leggermente accorciato. Nel primo tempo Mutu viene annientato da Brocchi e la Fiorentina può solo recriminare da un fuorigioco ingiustamente fischiato su Gilardino, che per il resto della gara ha però ha letteralmente sonnecchiato. Ottima la prova di Muslera, scarsamente impegnato per la verità.
Nella ripresa Prandelli, evidentemente preoccupato della resa della Fiorentina, corre ai ripari: tira fuori Dainelli, visto che l’arbitro ancora non lo ha fatto, sposta Zauri (ridicolizzato da Foggia che gli sfugge da tutte le parti) al centro e Comotto a destra. Arretra Montolivo, non suo agio nell’improvvisata posizione da trequartista, allarga Mutu e Kuzmanovic (poi sostituito da Semioli). Al 5’ i viola danno i primi bagliori di gioco: ma Rozehnal (partita maestosa la sua) è decisivo su una buona combinazione Comotto-Kuzmanovic. Al 9’ Muslera scalda i muscoli e fa il miracolo su una botta di Comotto da pochi metri. È nuovamente la Lazio però a far provare i brividi al “Franchi” con un contropiede da manuale del calcio, in cui Zárate forse pecca d’egoismo: si invola sul centro destra, si libera dei difensori e fa tutto solo, ignorando Pandev e Foggia liberi: cerca l’angolino stretto sul primo palo ma Frey devia magistralmente il tiro sul palo. L’argentino nell’occasione rimedia un’ammonizione (allontana il pallone per stizza) che farà scattare la squalifica nella prossima gara casalinga contro il Torino. L’argentino è l’unico, però, a conservare le forze sufficienti per impensierire la difesa toscana, ma la porta di Frey per lui è stregata. Con l’ingresso di Semioli al 14’ i viola alzano il ritmo mentre i biancocelesti cominciano ad accusare la fatica del giocare con un uomo in meno, non riuscendo più a ripartire palla al piede. Muslera si fa trovare ancora pronto in un paio di circostanze, ma all’89’ i padroni di casa si vedono fortunosamente premiati: Mutu calcia a giro dal limite, il portiere devia un po’ corto, sul pallone arriva come un pirata Gilardino (quasi assente per tutta la gara) e la mette dentro a porta sguarnita. Il centravanti è solo, Cribari commette l’unico passo falso della gara e se lo lasca sfuggire, disattenzione che costa carissima alla Lazio. Una vera e propria beffa per i biancocelesti, riconosciuta con grande fair play da Prandelli: “Nello spogliatoio sembravamo una squadra che ha perso... Sono sincero: non siamo abituati a rubare, non meritavamo di vincere. Siamo stati fortunati, anche se abbiamo cercato di vincere facendo per però troppi errori”. Alla Lazio non resta che ripartire dalla prestazione per affrontare le prossime gare con il giusto piglio.
Alessandro Staiti

IL TABELLINO:
FIORENTINA-LAZIO 1-0 (p. t. 0-0)

FIORENTINA (4-3-1-2): Frey; Zauri, Gamberini, Dainelli (dal 1′ s.t. Comotto), Vargas (dal 34′ s.t. Pasqual); Donadel, Felipe Melo, Kuzmanovic (dal 14′ s.t. Semioli); Montolivo; Mutu, Gilardino. (Avramov, Kroldrup, Mazuch, Bonazzoli). All.: Prandelli
LAZIO (4-3-3): Muslera; De Silvestri, Rozenhal, Cribari, Kolarov; Brocchi (dal 22′ s.t. Lichtsteiner), Ledesma (dal 45′ s.t. Mendicino), Matuzalem; Pandev, Zarate, Foggia (dal 38′ s.t. Mauri). (Carrizo, Faraoni, Manfredini, Dabo). All.: Rossi
ARBITRO: De Marco
MARCATORE: Gilardino al 44′ s.t.
NOTE: pomeriggio nuvoloso, pioggia a tratti, terreno in buone condizioni, spettatori 35.000 circa. Espulso al 18′ p.t. De Silvestri per doppia ammonizione; ammoniti: Dainelli, Montolivo, Ledesma, Muslera, Felipe Melo. Angoli: 8-6 per la Lazio. Recupero: 2′ p.t. 5′ s.t.

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