venerdì 6 febbraio 2009

Terza sconfitta consecutiva: Lazio-Milan 0-3

Posticipo della 22ª giornata: il Milan hanno trionfa all’Olimpico contro una Lazio sempre più in crisi che subisce ben 3 reti da Pato, Ambrosini e Kakà. Così, mentre la squadra di Ancelotti si porta al secondo posto scavalcando la Juventus e riduce a sei lunghezze la distanza dall’Inter capolista, la Lazio scende al 10° posto incassando in una settimana 10 reti. David Beckham si rivela molto più della presunta operazione di marketing preconizzata dai media e mette il piede in tutte le azioni pericolose dei rossoneri, compresi gli assist per i primi due gol, di cui il primo in fuorigioco, non ravvisato dalla terna arbitrale guidata da Rizzoli. Per fermare il Milan Delio Rossi, sempre più confermato dal presidente Lotito, ripropone Muslera tra i pali (l'uruguaiano nella scorsa stagione prese all'Olimpico ben 5 gol dai rossoneri, Matuzalem a sinistra di Ledesma, Meghni trequartista dietro a Zarate e Pandev. Carlo Ancelotti rimaneggia la difesa: tra Zambrotta e Jankulovski c’è Bonera centrale accanto a Senderos (Favalli si infortuna durante il riscaldamento). Fa notizia l'ennesima esclusione di Ronaldinho a favore di Seedorf sulla linea di Kakà. La Lazio parte bene, pressando a tutto campo e mettendo in difficoltà il Milan che subisce con lentezza e personalità. I biancocelesti però, come spesso accade di recente, costruiscono gioco e possesso palla senza concretizzare: al 7' Jankulovski in area spara a due passi su Muslera, che fa il miracolo e respinge d’istinto. Per il resto poco da segnalare: una punizione di Zarate vola a un metro sopra la traversa di Abbiati, che al 24’ blocca senza problemi all’attaccante argentino un rasoterra servito da Meghni dopo una bella azione sulla sinistra. Al 30’ buona palla in profondità per Pato, con Muslera ancora molto bravo in uscita sul giovane brasiliano. Al 35’ ci prova Pandev: il macedone spalle alla porta si gira e calcia, il suo destro sfiora l’incrocio. La Lazio incalza: Pandev serve a Zarate una splendida palla in profondità, l’argentino è solo davanti al portiere ma nel tentativo di dribblarlo mentre è in uscita bassa, si fa togliere il pallone dai piedi. Sulla sfera si avventa ancora Pandev, ma non a inquadra la porta. Lazio anche sfortunata: proprio nel suo momento migliore, il Milan passa in vantaggio. Beckham viene servito sulla destra nella trequarti della Lazio e serve un assist perfetto al centro per Pato che, solo davanti a Muslera, non ha problemi a insaccare. L’inglese è in fuorigioco, ma per gli assistenti di Rizzoli il gol è regolare. Pato e Beckham ci riprovano con un’azione quasi in fotocopia: altro cross perfetto del centrocampista del Galaxy, e gol di testa del brasiliano. Questa volta, però, l’arbitro Rizzoli annulla giustamente per fuori gioco.
Nella ripresa la Lazio non ha neanche il tempo di rifiatare: al 3’ Beckham batte dalla destra una punizione perfettamente calibrata per la testa di Ambrosini che sbuca indisturbato alle spalle di Rozehnal, particolarmente imbambolato nell’occasione, e infila la rete di Muslera. Poco prima che punizione venga battuta, un siparietto nell’area biancoceleste: a palla ferma Siviglia finisce a terra ostacolato da un paio di calciatori del Milan. Interviene Rizzoli per riportare ordine, ma non prende provvedimenti. Trascorrono alcuni minuti e quando Beckham batte la punizione Senderos e Kakà ostacolano irregolarmente Siviglia. Blocco irregolare, che quasi mai – colpevolmente – viene sanzionato dagli arbitri. Sul 2-0 per i rossoneri la Lazio crolla psicologicamente. Il Milan riprende il possesso del campo, comincia a far girare palla con la classe e la tranquillità che la contraddistingue. Matuzalem, che aveva fatto bene nella prima mezzora, scompare progressivamente, del resto cosa aspettarsi dal brasiliano al suo esordio dopo 4 mesi di infortunio? Invece di sostituire lui, però, Delio Rossi toglie dal campo l’ottimo Meghni, uno dei pochi che si è distinto per classe e intelligenza tattica, e al 21’ fa entrare a sorpresa Simone Inzaghi. Non è la mossa che però dà peso all’attacco laziale, come negli intendimenti del tecnico romagnolo. Anzi la squadra si sfilaccia sempre più tra i reparti e neanche l’ingresso in campo di Dabo e Kolarov per Brocchi e Radu cambia la sostanza. Anzi il Milan va sempre più vicino al gol: e al 38’ è proprio Kakà, magicamente servito da Seedorf, a firmare il 3-0 con un diagonale di precisione chirurgica.
Alessandro Staiti

IL TABELLINO:
LAZIO-MILAN 0-3 (Primo tempo 0-1)

LAZIO (4-3-1-2): Muslera; De Silvestri, Siviglia, Rozehnal, Radu (Kolarov dal 30’ s.t.); Brocchi (Brocchi dal 30’ s.t.), Ledesma, Matuzalem; Meghni (S. Inzaghi dal 21’ s.t.); Zarate, Pandev. (Carrizo, Cribari, Manfredini, Mauri). All: Rossi.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Zambrotta (Darmian dal 40’ s.t.), Senderos, Bonera, Jankulovski; Beckham, Pirlo, Ambrosini; Seedorf; Kakà (Shevchenko dal 40’ s.t.), Pato. (Dida, Antonini, Emerson, F. Inzaghi, Ronaldinho.). All: Ancelotti.
ARBITRO: Rizzoli di Bologna.
MARCATORI: Pato al 42’ p.t.; Ambrosini al 2’, Kakà al 38’ s.t.
NOTE: spettatori 50.000.Ammoniti Matuzalem, Siviglia, Radu e Ambrosini per gioco scorretto, S. Inzaghi per proteste. Angoli 8-4. Recuperi: 1’ p.t., 0’ s.t.

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