Che fatica contro il Siena. Come spesso accade, la Lazio nel primo tempo non riesce a impostare la partita e, soprattutto grazie alla bravura di Giampaolo e dei suoi ragazzi - su tutti gli ottimi Zuniga, Vergassola, Ghezzal - soffre le offensive bianconere. Curioso lo schieramento dei padroni di casa, va detto, senza una prima punta a guidare l’attacco e con un centrocampo molto compassato: la compresenza di Dabo, Ledesma, Mauri e Meghni non garantisce il giusto raccordo con Foggia (Pandev è assente per squalifica) e Zárate e la Lazio non tira una sola volta in porta. Il Siena si rende subito pericoloso con Ghezzal che prima sfiora di sinistro il secondo palo di Carrizo poi lo impegna in una vera prodezza con la mano di riporto con un’eccellente girata. Dal corner che ne scaturisce la vera occasione da gol, mancata da Maccarone che di testa non riesce a inquadrare la rete. Nella ripresa Delio Rossi rimedia ai propri errori inserendo Rocchi al posto di Meghni (la sua prova giudicata dai più immeritatamente insufficiente, in realtà è l’unico ad attrarre su di sé l’attenzione dei toscani con i suoi movimenti a centrocampo), e la partita dei biancocelesti assume tutt’altro altro ritmo e atteggiamento. Al 7’ Rozehnal manca la porta con un tiraccio da dimenticare, ma ci pensa Maurito Zárate sei minuti dopo a sbloccare la partita: Rocchi viene atterrato da Rossettini al limite dell’area, Zárate si assume la responsabilità del calcio di punizione e ne esce un capolavoro che Curci rimane a osservare inerme mentre si infila sotto all’incrocio dei pali. Una vera magia: il portiere neanche si muove, perché la palla prende un effetto talmente ingannevole da sembrare fuori dai pali. Memorabile. La Lazio si sblocca, il Siena accusa il colpo, anche se Maccarone prova a impensierire la difesa di Rossi con la sua velocità: Siviglia e Rozehnal però non sbagliano mai. Giampaolo le prova tutte, fino a inserire quattro punte, ma questo facilita le scorribande di Foggia e Zárate. Al 40’ l’argentino si invola sulla destra, con un assist pennellato in scivolata serve una palla d’oro a Rocchi che, da vero centravanti, mette dentro anticipando Curci. All’ultimo dei tre minuti di recupero Zárate, al termine di una veloce discesa sulla destra, che gli avversari inutilmente cercano di contrastare, costringe Curci alla respinta. Ribatte Lichtsteiner, ma Curci respinge ancora. La palla torna sui piedi dello svizzero che, con un grande gesto di generosità, serve a Rocchi (poteva tranquillamente segnare il suo primo gol con la Lazio) che realizza così la sua doppietta. Il risultato è pesante e parzialmente immeritato per il Siena, che nel primo tempo ha messo seriamente in difficoltà gli uomini di Rossi. La Lazio torna ai vertici della classifica e si prepara ad affrontare la lunga e difficile preparazione del derby contro la Roma.
Alessandro Staiti
IL TABELLINO:
LAZIO-SIENA 3-0 (p.t. 0-0)
LAZIO: Carrizo; Lichtsteiner, Siviglia, Rozehnal, Kolarov; Dabo (dal 26'st Brocchi), Ledesma, Mauri; Meghni (dal 1'st Rocchi), Foggia (dal 38'st De Silvestri), Zarate. (A disp.: Muslera, Diakitè, Radu, Inzaghi). All.: Rossi.
SIENA: Curci; Zuniga, Rossettini, Portanova, Del Grosso; Vergassola, Codrea (dal 40'st Calaiò), Galloppa (dal 18'st Frick); Kharja (dal 18'st Jarolim); Ghezzal, Maccarone. (A disp.: Manitta, Moti, Rossi, Coppola). All.: Giampaolo.
ARBITRO: Brighi di Cesena.
MARCATORI: Zarate al 13'st, Rocchi al 40' e al 48'st
AMMONITI: Rossettini (S), Siviglia (L).
NOTE: pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni, spettatori 40mila circa.
ANGOLI: 6-5 per la Lazio.
RECUPERO: 1', 3'.
Nessun commento:
Posta un commento