
Quanta fatica contro il Catania di Walter Zenga. Lo riconosce Delio Rossi a fine gara: “È stata una partita complicata soprattutto per lentezza gioco espresso dalla mia squadra all’inizio del primo tempo e anche nella ripresa. Siamo stati bravi a non perdere la calma e a usare l’intelligenza per trovare gli accorgimenti del caso: dopo è cambiato qualcosa e siamo venuti a capo della situazione”. Il tecnico romagnolo schiera Zárate, Rocchi e Pandev fin dal primo minuto, con Mauri mezzo interno sinistro accanto a Ledesma e Brocchi. Nonostante l’assetto offensivo, però, la Lazio sembra sottotono: la manovra non è brillante, forse anche perché quello di Rossi non è un classico 4-3-3: gli attaccanti tornano spesso indietro in copertura, arrivando poi sotto porta deboli. Come accade al 9’ a Zárate, il suo tiro dal limite è fiacco. Ci riprova 4 minuti dopo dai 30 metri, in posizione centrale, ma non controlla bene. Al 23’ Pandev batte un corner a spiovere sul secondo palo, Mauri è ben anticipato da Stovini. Zárate cresce in intensità e precisione: al 39’ si accentra e sgancia un buon tiro dai 20 metri. Tiro centrale, il bravo Bizzarri blocca con sicurezza. Nella ripresa Rossi capisce che Rocchi non è al meglio, a sorpresa lo sostituisce dal primo minuto con Meghni, portando Pandev a punta centrale. Il risultato è dubbio, perché Pandev non è al meglio e quando Zárate lo imbecca al 5’ si fa anticipare dall’ottimo Silvestre. Accade lo stesso al 12’ quando il macedone manda fuori di poco sul secondo palo. Le squadre si allungano, Lichtsteiner (uno dei migliori in campo come sempre) scende sulla fascia destra e crossa al centro per Zárate, ma Stovini è attento nell’anticipo. Al 29’ ancora contropiede di Zárate che si beve Carboni, ma il suo destro è contratto da Biagianti. Finalmente al 25’ Rossi inserisce Foggia per Pandev, che nel frattempo si è fatto ammonire: salterà la prossima contro il Siena. Il ritmo sale. Il Catania, che fino ad ora ha contrastato con successo ogni azione biancoceleste (che delusione, però: non è mai ripartita in contropiede, se si escludono un paio di timidi tentativi nel primo tempo), è sfiancato dai continui attacchi laziali. Lo stesso Foggia al 37’ scarica un bel destro dal limite, che però viene smorzato da Silvestre e quindi raccolto da Bizzarri. La svolta, tuttavia, arriva un minuto dopo con l’inserimento dello scatenato Inzaghi: Simone sbaraglia le chiusure difensive dei siciliani, attira su di sé un paio di avversari e così l’instancabile Zárate inventa un cross perfetto da destra, Foggia ora è libero in area: controllo di sinistro e sempre col piede mancino trova l’angolino basso nella rete di Bizzarri. Il fortino di Zenga (visibilmente adirato) è stato espugnato. Il Catania accusa il colpo e al 43’ sta per ssere nuovamente punito da Zárate che scarica un destro potente, ma Bizzarri ancora una volta si dimostra ottimo portiere. Il presidente Lotito a fine gara è visibilmente soddisfatto e ringrazia i tifosi: “È bello rivedere il pubblico sostenere unito la squadra. È stato davvero il dodicesimo uomo in campo. Oggi abbiamo meritato i tre punti anche se il successo è arrivato con molta difficoltà. Il Catania mi ha deluso, si è chiuso in dieci uomini in area a fare catenaccio, l’inserimento di Foggia ci ha aiutato perché non era semplice riuscire a concretizzare. Il tridente con il Chievo aveva dato i suoi risultati ma con il Catania i fatti hanno dimostrato che la soluzione migliore è stata un'altra. Ma io non entro nei fatti tecnici. Le squadra che ci affrontano conoscono il nostro potenziale e marcano stretti i nostri giocatori più importanti. Per fortuna la Lazio ha fatto come cantano i tifosi, cioè non ha mollato mai. La classifica? Nessuno ti regala niente. Sarà così anche contro il Siena”.
Alessandro Staiti
IL TABELLINO:
LAZIO-CATANIA 1-0 (p.t. 0-0)
LAZIO: Carrizo; Lichtsteiner, Siviglia, Rozehnal, Radu; Brocchi (25' st Foggia), Ledesma, Mauri; Pandev (38' s,t Inzaghi); Zarate, Rocchi (1' s.t Meghni). (Muslera, Kolarov, Diakitè, Dabo). All.: Rossi
CATANIA: Bizzarri; Sardo, Silvestre, Stovini, Sabato; Izco (42' s.t Martinez), Ledesma, Carboni, Biagianti (40' s.t Baiocco), Mascara; Plasmati (24' Morimoto). (Kosicky, Paolucci, Silvestri, Terlizzi). All.: Zenga
MARCATORE: Foggia (L) 40' s.t.
ARBITRO: Gava
NOTE - Cielo sereno, terreno in buone condizioni.
SPETTATORI: 40.000 circa.
AMMONITI: Zarate, Sabato, Radu e Stovini per gioco falloso; Pandev per fallo di reazione.
ANGOLI: 6-1 per la Lazio.
RECUPERO: 1' e 3'.
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