giovedì 11 dicembre 2008

Una sconfitta annunciata: Lazio-Inter 0-3

Non è certo dalla partita contro l’Inter che la Lazio poteva aspettarsi la ripresa in campionato. Dopo la famigerata sconfitta del derby i biancocelesti sembrano aver perso quella lucidità e quello spirito di squadra che l’avevano contraddistinta a inizio stagione. Rossi cambia ancora una volta la formazione schierando centrocampisti “leggerini” se paragonati ai giganti nerazzurri. È vero anche che il posto di Mauri avrebbe dovuto essere di Lichtsteiner, purtroppo ancora indisponibile dopo l’infortunio in Coppa Italia. Se poi si prende gol dopo soli due minuti, la storia si fa davvero complicata. La situazione è quella simile a tante altre: sugli sviluppi di un corner Samuel viene lasciato indisturbato nel colpire di testa a rete. Contro un avversario del genere prendere un gol a inizio partita significa quasi non iniziarla: tuttavia la Lazio nel corso della prima frazione di gara gioca un discreto calcio, con ritmi molto alti, quasi frenetici, e con qualche bella idea che purtroppo – come spesso le accade ultimamente – non riesce poi a concretizzare. L’arma dei padroni di casa, curiosamente, sono i tiri da fuori: ci provano Kolarov (8′), Dabo (15′) e Rozehnal (17′), ma sono sfortunati e mancano di poco il gol. L’Inter gestisce l’incontro, attende il contropiede giusto per chiuderlo. I nerazzurri giocano al piccolo trotto e poi partono a testa bassa: riescono così a trovare un paio di occasioni con Samuel al 25′ e con il subentrato Crespo che, dopo una respinta poco convincente di Carrizo, a porta quasi vuota spara fuori. La palla gol più limpida la costruisce però la Lazio con Pandev al 30’ del primo tempo: il macedone va via sulla sinistra a fondo campo a Cordoba, mette al centro per Zárate che però si fa anticipare. Poi Pandev è costretto a lasciare il campo per il riacutizzarsi di un fastidio alla coscia che lo aveva già tormentato in settimana, sostituito da Rocchi. Il tempo si chiude con un gran tiro di Foggia di poco fuori e con una sfortunata autorete di Diakité al 48’. Uno sciagurato infortunio per il giovane gigante francese della Lazio che rimarrà, fino a fine partita, uno dei migliori in campo. Con lui Ibrahimovic non ha avuto certo vita facile.
Il secondo tempo è per la Lazio tutto in salita: se recuperare un gol all’Inter è un’impresa, recuperarne due sembra quasi impossibile. Inoltre Rossi sostituisce il più robusto Dabo con Brocchi che ce la mette tutta, ma non è forse l’interprete più adatto contro il muscolare centrocampo nerazzurro. Ci si mette poi anche un arbitro molto modesto come Orsato, che si guarda bene dall’ammonire Muntari – autore di diverse entrate anche da dietro – e dispensa un discutibile giallo a Diakité. Anche i suoi assistenti non brillano, e al 10’ l’Inter chiude virtualmente la partita con un gol in fuorigioco di Ibrahimovic. La beffa arriva però due minuti dopo: Kolarov accorcia le distanze con una gran botta su punizione, ma il modesto Orsato annulla per motivi che rimarranno ai più ignoti: Orsato aveva fischiato prima per la posizione della barriera, poi però alla punizione che fa ripetere non se la sente di fischiare ancora nonostante Cordoba sia vicinissimo al pallone. Un paio di interventi di Julio Cesar (ammonito per proteste in occasione della famigerata punizione) mettono fine a una partita forse mai davvero cominciata.
Alessandro Staiti

IL TABELLINO:

LAZIO-INTER 0-3 (pt 0-2)
LAZIO: Carrizo; De Silvestri; Diakité, Rozehnal, Kolarov; Dabo (dal 1' s.t. Brocchi), Ledesma, Mauri; Foggia (dal 32' s.t. Meghni), Pandev (dal 31' p.t. Rocchi), Zárate. (Muslera, Cribari, C. Manfredini, Radu.).
All: Rossi.
INTER: Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Maxwell; J. Zanetti, Cambiasso, Muntari (dal 33' s.t. Figo); Stankovic (dal 41' s.t. Mancini); Cruz (dal 28' p.t. Crespo), Ibrahimovic. (Orlandoni, Materazzi, Burdisso, Quaresma.).
All: Mourinho.
ARBITRO: Orsato, di Schio (Vicenza).
MARCATORI: Samuel (I) al 2', Diakite (L), su autorete, al 48' p.t.; Ibrahimovic (I) al 10' s.t.
AMMONITI: Stankovic, Maxwell, Diakite e Zarate per gioco scorretto, Julio Cesar per proteste.
ANGOLI: 6-5.
RECUPERI: p.t. 3', s.t. 3'.
NOTE: Spettatori 50.000.

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