martedì 16 settembre 2008

Lazio ancora in vetta. Spettacolo Zárate.


I tifosi biancocelesti hanno dovuto attendere solo 14 giorni prima di poter applaudire nuovamente la nuova Lazio di Delio Rossi e Mauro Matias Zárate, la sua stella nascente. Ha ragione il tecnico: si è aperto un nuovo ciclo. Lo si vede dal gioco, dall'atteggiamento sempre propositivo della squadra, dall'aria che si respira a Formello durante gli allenamenti.
Nella gara contro la Sampdoria all'Olimpico la Lazio trova 35 mila spettatori: uno stadio così pieno lo scorso anno si era visto soltanto nelle gare di Champions. Un grande successo dovuto all'eccellente promozione estiva che ha portato allo stadio 18 mila nuovi abbonati e 3 mila bambini (finalmente!) per un totale di 24.500 tessere.
Sono bastati 7 minuti a Zárate per far saltare in piedi l'intero stadio. Un gol perfetto, cercato con la giusta intuizione e realizzato con un gesto tecnico che ai più ha ricordato Maradona: finta con il corpo che disorienta la difesa della Sampdoria, e poi - quasi da fermo e dopo aver alzato velocemente la testa per aggiustare la mira - sinistro a rientrare preciso e potente all’incrocio dei pali. Con il pallone che prima di entrare rimbalza violentemente all'interno della traversa. Impossibile determinarne la traiettoria. Un gol unico. L'Olimpico esulta come da anni non era più abituato a fare. Mazzarri, che aveva impostato la partita sulla falsariga di quella contro l'Inter, deve rivedere tutte le strategie e negli ultimi 25 minuti del primo tempo riesce a far soffrire la Lazio. Ma i biancocelesti sono pronti: Licthsteiner, una delle più belle sorprese della campagna acquisti, inventa una diagonale a chiudere su Cassano all'interno dell'area piccola che da sola vale un gol. Siviglia e Rozehnal sono comprensibilmente spaesati dal modulo di gioco dei genoani, che con gli inserimenti dei centrocampisti non offre punti di riferimento per le marcature. La situazione, infatti, migliora sensibilmente per la difesa laziale con l'ingresso in campo di Bonazzoli al 16' del secondo tempo al posto di Delvecchio. Interessante anche la posizione di Mauri come centravanti arretrato, ma il biancoceleste si fa rimproverare un gol divorato sotto porta (non era facile l'aggancio, comunque), mentre Zárate e Pandev - che conferma sempre più la statura da vero fuoriclasse - allargano a dovere le maglie della difesa avversaria. Nella ripresa al 27' è proprio Goran a siglare un bel gol su perfetta verticalizzazione di Brocchi che lo smarca da solo davanti a Mirante, con Bottinelli incapace a contenerlo.
Partita chiusa a doppia mandata. Standing ovation dell'Olimpico alla sostituzione di Zárate con Foggia al 29' del secondo tempo, mentre sono da censurare senza esitazione i fischi preventivi a Manfredini, che sostituisce l'ottimo Meghni al 17' della ripresa. Cristian è una figura esemplare di professionista che ha sempre dato il massimo ogni volta che è stato chiamato a dare il proprio contributo. Non merita un simile trattamento.
Arbitraggio molto discutibile del signor Brighi:
- non sanziona con il giallo un brutto fallo di Lucchini su Zárate al limite dell'area;
- fischia un fuorigioco inesistente a Pandev, che l'ha già praticamente messa dentro (Mirante si arrabbia perché Pandev lo dribbla);
- non concede un rigore netto per fallo di mano volontario di un difensore blucerchiato in area.
Alla fine, con un risultato così netto, poco importa. Da dimenticare l'esordio in sala stampa di Walter Mazzarri: "Fino al gol della Lazio la Sampdoria aveva fatto la partita". Giusto, per 7 minuti. Forse aveva dimenticato l'orologio a casa.
Alessandro Staiti

IL TABELLINO:
LAZIO-SAMPDORIA 2-0
(pt 1-0)
LAZIO: Carrizo; Lichtsteiner, Siviglia, Rozehnal, Kolarov; Brocchi (36' st De Silvestri), Ledesma, Meghni (17' st Manfredini); Mauri; Pandev, Zarate (29' st Foggia). (Muslera, Cribari, Radu, Makinwa). All. Rossi
SAMPDORIA : Mirante; Lucchini, Gastaldello, Bottinelli; Padalino (9' st Stankevicius), Sammarco (30' st Fornaroli), Palombo, D. Franceschini, Pieri; Delvecchio (16' st Bonazzoli), Cassano. (Castellazzi, Bonanni, Ziegler, Dessena). All. Mazzarri
MARCATORI: 7' pt Zarate, 27' st Pandev
ARBITRO: Brighi di Cesena
NOTE: ammoniti Sammarco e D. Franceschini. Recupero 0' pt, 4' st. Spettatori 35 mila circa.

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