
La Lazio vince in trasferta contro il Chievo e interrompe il trend negativo che l’ha vista conquistare un solo punto nelle ultime tre partite. Al Bentegodi i padroni di casa tengono alto il ritmo fin dall’inizio, nonostante il campo appesantito dal mal tempo, la Lazio invece non risponde. Rossi – con una decisione piuttosto curiosa – schiera un 4-4-2 con 4 esterni bassi: De Silvestri e Radu in difesa, Lichtsteiner (che prova la sua!) e Kolarov a centrocampo, con Zárate e Pandev in attacco. A completare il reparto difensivo Siviglia e Rozehnal, Dabo accanto a Ledesma davanti alla difesa. Formazione bizzarra, tra l’altro la Lazio ha dimostrato in più di un’occasione di non fare bene con il 4-4-2, come nell’esordio a Cagliari subito corretto nella ripresa. Così accade anche a Verona, e onestamente non si comprendono i motivi di tali scelte tattiche. Piuttosto autolesioniste, perché si vede immediatamente che la Lazio è spaesata. Tant’è che a fine partita lo stesso tecnico biancoceleste dichiara: “Nel primo tempo noi facevamo forse un po’ di fatica, accorciavamo male e abbiamo anche rischiato ma poi abbiamo sbagliato anche gol abbastanza facili”. C’è da chiedersi, a questo punto, quale oscuro motivo lo abbia obbligato a stravolgere la squadra. Il Chievo è padrone del campo e al 7’ Pellissier, lasciato colpevolmente solo dalla difesa della Lazio (è grottesco, ma sembra uno schema ormai ben acquisito), manda di testa alla destra della porta di Carrizo (immobile). Ma il centravanti gialloblu ci mette soltanto 4 minuti a imboccare la rete con un potente sinistro da fuori area su assist di Bentivoglio. De Silvestri colpevole nell’occasione. La Lazio reagisce. O meglio, Zárate inventa il gol per Pandev al 14’: con una delle sue incredibili e velocissime serpentine lascia sul posto Malagò, si porta sul fondo a sinistra e offre su un piatto d’argento la palla per il piattone di Pandev, che non si fa pregare due volte. L’argentino è un vero fuoriclasse, uno di quei calciatori che infiammano le tifoserie, già beniamino incontrastato dei supporter biancocelesti. È lui a creare le uniche apprensioni per la difesa del Chievo: dopo la mezz’ora il ritmo cala e Kolarov manda a lato dal limite dell’area dopo un’invitante sponda di Pandev. Nella ripresa Rossi si avvede dei propri errori e schiera Rocchi al posto di Kolarov: è tridente, la vera forza esplosiva di questa Lazio. Rocchi è in forma e già al 10’ potrebbe siglare il gol del vantaggio: su una verticalizzazione perfetta di Ledesma tenta il pallonetto da sinistra cercando di beffare Sorrentino, ma la palla sfiora il palo e finisce fuori. Risponde Bogdani in contropiede, ma la sua conclusione – propiziata dalla sponda di Pellissier – è deviata in corner con una gran parata da Carrizo. La Lazio sale in cattedra, ma non riesce a finalizzare. Al 19’ Rocchi di testa manda a lato di pochissimo l’angolo battuto da Zárate. Sette minuti dopo Pandev si libera davanti al portiere, ma il suo sinistro sbatte su Sorrentino – uno specialista sulle uscite basse – che blocca con bravura. A un quarto d’ora dalla fine altra decisione grottesca dell’allenatore biancoceleste: fuori Zárate per Makinwa, che in campo combina poco o nulla. Un’altra scelta autolesionista: la Lazio ha disperato bisogno dei tre punti, perché togliere l’unico calciatore capace di creare pericolo e – soprattutto – di inventare gol d’autore? “Zárate arrabbiato per la sostituzione? Aveva fatto benissimo, ma l’ho visto stanco ed ho preferito mettere un giocatore più fresco”, così spiegherà poi Rossi. Ma l’argentino non sembrava affatto stanco... La legge del contrappasso però aiuta i biancocelesti: l’autogol subito ingiustamente all’Olimpico contro il Napoli viene restituito da Mantovani che, solo in area, devia nella propria porta in scivolata un cross di Radu dalla sinistra a soli 8 minuti dal termine. La Lazio torna a casa con 3 punti meritati per quanto mostrato in campo nel secondo tempo. E con i favori della dea bendata.
Alessandro Staiti
IL TABELLINO
CHIEVO-LAZIO 1-2 (pt 1-1)
CHIEVO: Sorrentino, Malagò, Mandelli, Yepes, Mantovani, Luciano (42' s.t. Esposito), Patrascu, Bentivoglio, Marcolini (19' s.t. D'anna), Pellissier, Bogdani (28' s.t. Kerlon). In panchina: Squizzi, Cesar, Frey, Iunco. Allenatore: Iachini.
LAZIO: Carrizo, De Silvestri, Siviglia, Rozehnal, Radu, Lichtsteiner, Dabo (36' s.t. Brocchi), Ledesma, Kolarov (1' s.t. Rocchi), Zárate (29' s.t. Makinwa), Pandev. In panchina: Muslera, Diakité, Inzaghi, Mendicino. Allenatore: Rossi.
ARBITRO: Bergonzi di Genova.
MARCATORI: 11' p.t. Pellissier, 15' p.t. Pandev; 37' s.t. aut. Mantovani.
NOTE: serata piovosa, non fredda; terreno scivoloso.
ANGOLI: 6-4 per la Lazio.
AMMONITI: Bogdani, Luciano, Patrascu, Radu, De Silvestri.
RECUPERO: 2'; 4'.
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