La Juventus affonda il Palermo, l'Udinese vola e la Fiorentina si ferma a Reggio. L'Inter resta saldamente al comando. All'Olimpico la Lazio vince all’ultimo minuto grazie a Firmani: il commosso ricordo di Gabbo.
Non era facile tornare a giocare dopo la morte di Gabriele Sandri, alla quale si aggiunge quella di Daniele Paladini, il militare italiano ucciso in Afghanistan nel compimento del proprio dovere. Eppure su alcuni campi, come a Livorno e a Genova, ci sono stati fischi al posto del minuto di raccoglimento per il militare e a Roma brevi cori contro la Polizia.
GENOA - ROMA 0-1
Bella partita a Marassi con pali e occasioni da entrambe le parti. Il protagonista è ancora Panucci. Dopo l'importante gol con la Scozia in Nazionale, la sua incornata regala - quasi in fotocopia - tre punti preziosi e fortunati alla Roma. Le provano tutte i giallorossi, ancora orfani di Totti, Taddei, Aquilani, Perrotta e Mexes, contro un Genoa al completo e con un tridente aggressivo che fa capire la voglia di vincere. Tutto scorre come al solito per la squadra di Spalletti, almeno fino alla tre quarti: dopo qualcosa non va, manca l'ultimo passaggio, la fiammata. Tonetto al 6' manda fuori un cross filtrante di Pizarro. Il Genoa innesca buone ripartenze con Leon e Borriello che al 29' non riesce a trasformare in gol un assist di Juric, con Toni pronto ad opporsi. Nella ripresa da segnalare il rigore negato alla Roma: Vucinic viene platealmente strattonato in area da Bega, ma Rosetti fa finta di niente. Il ritmo rallenta, le squadre sono meno ispirate. Al 25' un gran destro di Paro colpisce il palo. Cinque minuti dopo la migliore azione della Roma: cross di Mancini per la testa di Vucinic, ma Rubinho respinge sulla traversa e De Rossi non riesce a deviare in gol il pallone che sta uscendo oltre la linea. Al 45' la sorpresa: punizione di Pizarro che Panucci, lasciato in piena libertà, infila di testa.
INTER-ATALANTA 2-1
Nel Meazza chiuso ai tifosi atalantini il volto allegro dei bambini delle scolaresche del bergamasco. I padroni di casa al 10' vanno subito in rete con uno scatenato Suazo, dopo una bella triangolazione con Cruz. L'Atalanta non reagisce e per l'Inter non è difficile raddoppiare sempre grazie all'attaccante honduregno che dalla destra lascia partire un cross. Coppola è sorpreso, il pallone prende il palo, ma sulla ribattuta è pronto Cruz, che non fallisce il bersaglio. Quando sembra che l'Inter abbia la partita in mano, i bergamaschi hanno un guizzo: Floccari si esibisce in un gran tiro sul quale Julio Cesar non può davvero nulla. Mancini si arrabbia molto in panchina. Nella ripresa l'Atalana ha l'occaisone del pareggio, ma questa volta il portiere interista si supera sul colp di testa di Doni. Mancini manda in campo Ibrahimovic, ma sono ancora i bergamaschi a farsi avanti con Ferreira Pinto che cade in area dopo un contatto con Maxwell, ma il rigore non sembra proprio esserci e Banti non lo concede. Al 43', poi, il lieto ritorno di Materazzi in campo.
Nel recupero l'Atalana rimane in dieci: Simone Inzaghi, entrato da poco e già ammonito, fa di tutto per evitare Julio Cesar in uscita, ma lo colpisce accidentalmente e in modo non grave. Ma Banti non è arbitro equilibrato e lo espelle per doppia ammonizione.
UDINESE – SIENA 2-0
L’Udinese continua a stupire, pur senza brillare, battendo il Siena del neo rientrato Beretta per 2-0. Il merito è di Quagliarella che al 43’ beffa Eleftheropoulos che non trattiene un buon tiro di Pepe. È ancora Quagliarella a far partire il passaggio per Di Natale che batte Manninger.
REGGINA – FIORENTINA 0-0
Reggina e Fiorentina concludono in pareggio una partita noiosa e senza spunti. Tanto gioco in mezzo al campo e pochissime emozioni. I granata si divorano un gol clamoroso allo scadere con Missiroli.
EMPOLI – TORINO 0-0
Anche Empoli - Torino termina con un pareggio a reti bianche che non accontenta nessuno. Anzi fa inspiegabilmente perdere la panchina a Cagni per il rientrante Malesani, accolto a suon di fischi dai tifosi. Le due squadre si annullano in campo per imprecisioni.
LAZIO – PARMA 1-0
All’Olimpico di Roma l’atmosfera è surreale. Una pesante cappa di dolore, una sentita commozione da parte di pubblico e calciatori aleggia sul campo. Sui tabelloni, poco prima della gara, le immagini e la canzone preferita di Gabbo. Sotto la curva, deserta – entrerà dopo 20 minuti - una gigantografia del ritratto di Gabriele Sandri sotto al quale l’amico De Silvestri depone un mazzo di fiori biancocelesti. I calciatori della Lazio sotto la maglietta ufficiale ne indossano un'altra con il volto di Sandri, stampata in fretta e furia da un amico di Firmani. Anche i tifosi del Parma espongono uno striscione con scritto "ciao Gabriele", mentre gli ex Corradi e Couto rendono omaggio sotto il ritratto. In campo poco gioco e molta sfortuna per la Lazio che colpisce ben due legni della porta di Bucci: al 34’ paolo di Scaloni, quattro minuti dopo traversa di Ledesma. Non è aria, il secondo tempo scorre anonimo e proprio quando sembra che i giochi siano finiti, al 90’ il guizzo di Firmani regala la vittoria alla Lazio. Un gol molto strano, che ha tutti i segni del presagio. A segnarlo è stato l’unico calciatore romano della Lazio in campo, visto che De Silvestri è dovuto uscire dopo circa 20 minuti per infortunio. E poi quella palla ribattuta da vari piedi, come in un flipper, che poi trova prodigiosamente la via del gol. Al termine la Lazio è tutta ad esultare davanti al ritratto di Gabriele. Lazio batte Parma 1-0.
CAGLIARI - MILAN 1-2
A Cagliari il Milan va in svantaggio dopo pochi minuti: corner di Conti da sinistra per Acquafresca che anticipa Oddo e infila Dida. Il Milan soffre, la difesa va in crisi sotto il pressing rossoblu, Foggia fa il folletto come al suo solito. Al 44’ il rientrante Ronaldo si procura un rigore che l’ottimo Fortin para a Kakà. Nonostante la scarsa forma, il talento di Ronaldo è intatto e all’8’ della ripresa colpisce un bel palo. Il Milan cresce e riesce a trovare il pari con una fiammata di Gilardino, fino a quel momento i ombra. Il Cagliari reagisce con rabbia e va vicinissimo al vantaggio ancora con Acquafresca, che salta Dida e tira. La palla si avvia dentro la porta, ma sulla riga un incredibile recupero di Bonera salva i rossoneri. Spetta al solito Pirlo, al 41’, inventare su punizione il gol che segna al 41’ la vittoria del Milan.
LIVORNO - SAMPDORIA 3-1
Il Livorno riesce a vincere in casa. Il vantaggio su colpo di testa di Knezevic (già al secondo gol in campionato) e il raddoppio dopo appena un minuto grazie a un bel piattone del ritrovato Tavano (e con questo fanno 5). La Sampdoria non riesce riprendersi, vano lo splendido gol al 40’ del solito Bellucci. Al 90’ Tavano, in contropiede, porta a tre le reti del Livorno.
NAPOLI - CATANIA 2-0
Il Napoli onora il San Paolo. Primo tempo in equilibrio fino al 44’, quando Zalayeta - dopo una splendida azione personale - batte il portiere del Catania. La ripresa è tutta del Napoli ed è ancora Zalayeta ad andate in gol, al termine di un ottimo trinagolo con Lavezzi.
JUVENTUS - PALERMO 5-0
La Juventus affonda il Palermo e soprattutto il suo allenatore, Colantuono, che viene esonerato per il pluri-rientrante Guidolin. È al secondo posto assieme a Roma e Udinese. Fino al 29’ vita dura per i bianconeri che si vedono negare il vantaggio con due belle parate di Agliardi su Iaquinta. Il portiere palermitano però nulla può sulla fine girata al volto di Trezeguet che sblocca il risultato. Peccato che il corner da cui nasce l’azione e battuto da Camoranesi sia stato inventato dall’arbitro. Al 41’ il raddoppio dia Iaquinta che vince un contrasto con Barzagli e infila Agliardi. Nel secondo tempo il Palermo ce la mette tutta, ma non sembra davvero essere sceso in campo. La Juve è padrona e al 26' sigla il 3-0 con una punizione d’autore di Del Piero appena subentrato a Iaquinta. Al 30' il 4-0 di Marchionni che sfrutta un contropiede avviato da Del Piero che nel finale trasforma anche un dubbio rigore concesso per un presunto atterramento di Nedved da parte di Biava.
Alessandro Staiti
lunedì 3 dicembre 2007
13° turno di campionato
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